Fase 2: cambia la mobilità, ma il noleggio a lungo termine resta la scelta più vantaggiosa

Data
24 giugno 2020
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L’Italia è entrata nella Fase 2 dopo un lungo periodo di isolamento domiciliare e relativa serrata delle attività lavorative a causa dell’emergenza Covid-19. Tante ancora le incertezze, soprattutto sul fronte dell’economia e dell’occupazione, ma sicuramente, tra tanti cambiamenti di abitudini causati dalla pandemia, anche il nostro modo di muoverci non sarà più lo stesso di prima.

In termini di mobilità, infatti, è previsto un brusco calo dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico: su tram, treni e bus, infatti, può risultare complicato mantenere la distanza di sicurezza di un metro tra le persone. La bici è un buon mezzo per mantenersi in forma e rispettare l’ambiente, ma risulta poco funzionale nelle grandi città o per coprire lunghe distanze. Per lunghi o medi spostamenti, in molti stanno puntando nuovamente sull’automobile. Tuttavia in un momento di grave crisi economica per molte famiglie, l’acquisto non sembra essere un’opzione percorribile per molti. La formula del noleggio a lungo termine emerge quindi come la più vantaggiosa, per famiglie e professionisti, anche perché non prevede il riscatto obbligatorio alla fine del contratto, a differenza delle soluzioni leasing.

Con l’autonoleggio a lungo termine non è necessaria nessuna immobilizzazione di capitale e non ci sono rischi legati alla svalutazione o usura del veicolo. Quando si conclude il contratto di noleggio a lungo termine, infatti, il cliente può scegliere un’altra vettura, più nuova e moderna, potendo sempre contare su un mezzo efficiente e funzionale alle proprie esigenze.

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